L’ iperalimentazione è una malattia acquisita; da quando l’umanità in tempi precedenti alla storia registrata è passata, per motivi probabilmente climatici, da una alimentazione basata sulla raccolta di frutti e verdure a quella basata sulla agricoltura dei cereali.
I cereali avevano l’indubbio vantaggio di essere accumulati e conservati nelle stagioni sfavorevoli; un’ ottimo sistema per sopravvivere bene ad inverni rigidi.
Sull’altro piatto della bilancia gli amidi complessi, alimento sconosciuto all’umanità preglaciale, hanno provocato malattie nuove, dovute al metabolismo dell’eccesso di saccarosio e glucosio, assorbiti selettivamente nel duodeno e a pasti abbondanti ma poco frequenti.
L’alimentazione precedente era basata sul fruttosio che viene assorbito per diffusione e su pasti piccoli e frequenti.