Siamo di fronte a un virus appartenete a una famiglia che già conosciamo perché elementi di questa famiglia causano il raffreddore comune. In Cina è accaduta agli indizi di dicembre una mutazione che ha determinato insorgenza di una nuova specie con caratteristiche molto diverse dai precedenti coronavirus conosciuti. Il nome scientifico attuale è Sars -cov-2 già Covid-19.
Riassumo le caratteristiche principali di questo nuovo virus:
- Incubazione
- Resistenza ambiente
- Mancanza di cure
Per incubazione si intende il lasso di tempo tra il contagio e la manifestazione clinica della malattia. Si è visto che il tempo medio varia tra 5 e 12 giorni. Questo comportamento è atipico per i microorganismi comuni che si trasmettono attraverso le goccioline che emettiamo con la tosse e gli starnuti, in cui il tempo di incubazione è molto più rapido è cioè da 2 a 4 giorni.
Questo fa sì che il Coronavirus contagia oggi un paziente, solo dopo 5 giorni manifesta i primi sintomi simili a quelli di una influenza tosse starnuti, febbre e dolori muscolari, ma possono passare anche 7, 10 e persino 12 giorni prima che questi sintomi si manifestano. Nel frattempo questa persona produce virus che fuoriescono dall’organismo attraverso le secrezioni corporee.Tutti coloro che sono entrati in contatto stretto con lui sono contagiati ed iniziano inconsapevolmente a propagare il contagio.
Anche costoro prima di manifestare i sintomi diventano contagiosi e così via. L’ andamento del contagio è esponenziale cioè il numero si raddoppia ogni giorno.
Potete rifarvi il calcolo a casa: se oggi 1 persona affetta dal virus va in una discoteca e contagia 10 persone quando lui manifesterà i primi sintomi dopo 5 giorni saranno infette più di 100 persone e se compaiono dopo 8 giorni le persone infette saranno 1000, dopo 14 giorni saranno 64000 le persone contagiate e quindi a loro volta infette.
Questo ragionamento spiega perché dopo il provvedimento governativo del 9 marzo non si è assistito subito al declino dei casi ma anzi sono continuati ad aumentare. In realtà dopo 8 giorni dal decreto di isolamento di tutti i comuni della nazione, si è assistito ad una inversione della tendenza. Adesso il numero dei casi cresce ma in modo costante. Ci vorranno altri 14 giorni o forse più per assistere alla riduzione progressiva dei nuovi casi.
Resistenza del virus in ambiente. All’inizio si pensava che il virus non resistesse che poche ore nell’ambiente al di fuori del corpo. Purtroppo ulteriori studi hanno dimostrato che il virus resiste sulle superfici metalliche anche 72 ore. Per questo la disinfezione di tutte le superfici è molto importante. Bastano soluzioni alcoliche mescolate con detergenti a eliminare il virus, ma l’operazione si deve ripetere spesso. Anche le mani vanno lavate spesso. Si possono indossare guanti e tenerli tutta la giornata così si laveranno i guanti e si risparmia la pelle delle mani. Quando si tolgono i guanti bisogna prima lavarsi le mani inguantate e poi eliminarli. Disinfezione di zone pubbliche e delle strade: va fatte nei luoghi densamente popolati nei centri storici e nelle fabbriche, con cadenza da valutare a seconda della frequenza di uso. Le strade utilizzate esclusivamente dalle auto o raramente dai pedoni non vanno disinfettate, perché il virus non sopravvive sull’asfalto.
Mancanza di cure
in Cina hanno constato che le medicine antivirali contro l’influenza non sono efficaci contro questo virus. L’utilizzo di antibiotici senza la presenza di complicazioni batteriche può peggiorare la malattia perché gli antibiotici distruggono il microbioma cioè il patrimonio di microrganismi benefici che convivono nel nostro intestino. Anche farmaci antinfiammatori che si usano nell’influenza sono controindicati perché impediscono all’ organismo di sviluppare le naturali difese immunitarie attraverso la febbre che stimola la produzione di sostanze che interferiscono con la replicazione virale.
L’uso di vitamine può essere di aiuto come prevenzione ma solo a piccole dosi e prese di frequente, in ogni caso assumere maggiori quantità di frutta e verdure crude fresca biologica, aiuta a rinforzare le difese immunitarie.
Attualmente le organizzazioni sanitarie internazionali e l’istituto superiore di sanità, di concerto con le università e gli ospedali dove vengono curati i pazienti anche in terapia intensiva, stanno attuando degli studi controllati anche eticamente per valutare nuove opzioni terapeutiche. Si sta lavorando alla produzione di vaccini ma nella migliore delle ipotesi non saranno disponibili prima di 6 mesi.
Il sottoscritto aprirà un canale su diversi social e sul suo sito web www.medinux.org per continuare questa iniziativa e sarà lieto di rispondere privatamente e pubblicamente ai vostri quesiti che mi sottoporrete inviando una mail a consulenze@medinux.org
Ascolta l’audio (Lingua tedesca e Lingua Italiana, dal minuto 3.25)
Roland Lazzeri, Sindaco di Salorno, e Dott. Simari – medinux.org
Dr.med.Pier Luigi Simari
Medico di medicina generale a Salorno e a Laghetti
Finito di editare il 30/03/2020